domenica 24 marzo 2024

Welcome in the jungle

Titolo che non vuol essere solo una citazione del brano dei Guns N’Roses, ma prevalentemente un invito a guardare la mia giungla.
Riprodurre un ambiente naturale è sempre stato un patema d’animo per me. Crepacci, roveti piccoli ostacoli di qualsiasi natura, su un tavolo da gioco, sono quasi sempre impossibili da replicare. Molto spesso deve essere la nostra fantasia a ricrearli ed immaginarli. Se questo è vero per gli scenari europei fatti da campi coltivati, frutteti, strade di terra battuta o asfaltate, tutte facilmente riproducibili, diviene più complicati per quei terreni ‘selvatici’ e non curati, dove un roveto potrebbe impedire all’unità di dispiegarsi offrendo protezione all’avversario, figuriamoci scenari più complessi come una giungla. Un’ambiente impenetrabile, fitto di vegetazione selvaggia, ma che se posto su un tavolo da gioco tanto fitto non potrebbe essere: viceversa i soldatini dove li metteremmo? E allora cerchiamo dei compromessi, come quelli che vado a proporre. 

Da Tedì, catena di negozi tedeschi, ho comprato degli articoli molto utili grazie all’occhio lunga della mia signora, che li ha adocchiati e me li ha fatti notare.



   Tutto materia che costa da 1 a 4 euro e che se mischiati tra loro, uniti alle palme comperate in Cina in passato, fusi con delle mattonelle di “sottobosco” e delle bustine di piante con fiori bianchi, rossi o sempreverdi, possono… dare vita ad una bella giungla.


Quindi ecco un bel tavolo di giungla con alcune parti impenetrabili ed altre meno fitte (o meglio vuote) dove le unità si possono muovere per cercare ed affrontare il nemico 
Ed ecco il risultato finale. Finale… poi lo sapete bene che alla fine non si raggiunge mai la fine ma solo un buon punto di partenza per il passaggio successivo!!









 

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