sabato 20 dicembre 2025

BattleCat miniatures: Roman cavalry

E arriviamo ai pezzi stampati con la stampante 3D. Il numero di braccia destra che vengono fornite è pazzesco, permettono di ottenere un numero imprecisato di pose una differenti dall’altro.


Sarebbero pezzi meravigliosi se non presentassero ai miei occhi due difetti: il primo è l’ufficiale sul cavallo rampante ed avere un cavallo di questo tipo a me non piace per niente.

Il secondo difetto è quello del braccio sinistro con lo scudo già incollato. Questo rende molto complicato dipingere il retro dello scudo, il braccio che lo sorregge il cavallo posto dietro di esso, per non parlare dell’armatura

Comunque i pezzi sono clamorosi. Veramente meravigliosi.







Victrix Roman Repubblic Cavalry

Ed ecco finalmente che la cavalleria romana della Repubblica non solo prende corpo, ma diventa un contingente veramente sostanzioso. Alle figure in piombo della Warlord posso aggiungere questi otto cavalieri (non ho avuto il coraggio di comprare l’intera busta, ne ho prese solo due stampate) e in più, come vedrete nel prossimo post ho realizzato anche alcuni pezzi stampati in resina.





Tra le volte, teste messe a disposizione, optato per quelle con l’elmo in stile beota. Oltre ad essere quello che mi è più caro, Ricordi infatti la tavola della OP in cui il cavaliere indossa un elmo di questa foggia, non è presente togliermi indossati dalle figure stampate in 3D, Pertanto ho pensato che avere il maggior numero di elmi possibile fosse una cosa interessante.


Ho poi deciso di applicare a tutti gli elmi le criniere, realizzate esclusivamente in nero, così da avere un netto contrasto con gli sconti realizzati in tre colori.


Pur avendo la possibilità, ho preferito non fornire un usando l’apposito braccio e nemmeno un ufficiale. Avendo già un buon numero di ufficiali romani a cavallo, ho pensato fosse più utile avere un altro soldatino di truppa anziché l’ennesimo ufficiale.

Cavalieri di Fidene

Non serve aggiungere molto rispetto a quanto ho già detto in merito ai fanti, unico neo è l’elmo che hanno messo in testa all’ufficiale: più che un elmo etrusco sembra quello dei carabinieri napoleonici!





Vi giuro che non è stata una mia svista, la testa è arrivata già montata sul corpo



Per il resto sono belle le posizioni, sono belli anche i dettagli, l’incisione è valida, sono quindi figure che vale la pena di avere nella propria collezione.

 




sabato 29 novembre 2025

I Fidenati: ovvero e questi come li realizzo?

Oggi finalmente posso aggiornare, dopo una settimana di pioggia e cielo grigio, oggi il sole ci permette di scattare delle foto con una buona luce.

Come ho già scritto nei post precedenti, il mio progetto alleati/nemici di Roma procede. Nuovo esercito, prima di avversari, poi di alleati o Federates (con un termine tornato di moda) è quello dei fidenati, comperati in maniera impulsivo senza riflettere sulle fonti. Presi in mano per la prima volta mi sono chiesto con quali colori realizzarli ma, soprattutto, sono corretti?


L’elmo sembra di fattura orientale, ricorda molto quello usato dalle unità macedoni ausiliarie alla falange (Thorakites e Thureophoroi ), ma anche il vestiario e l’equipaggiamento difensivo mi lascia perplesso.




Una tunica, indossata sotto un altro indumento, il tutto sotto una corazza di cuoio muscolare a protezione delle braccia, del petto e dell’addome. Lo scudo poi sembra tratto da un libro degli anni ‘70.


Eppure i pezzi sono corretti. Preso il libro del Connolly “Greece and Roma the War” l’elmo è raffigurato in numerosi vasi etruschi e, diciamocelo sinceramente, l’influenza di questi ultimi nel Lazio era fortissima


Quindi, se all’inizio ero dell’idea che tutto sommato erano figure accettabili, perché nulla vieta che gli equipaggiamenti di fattura ellenistica prodotti nel sud Italia o in Grecia venissero utilizzati da guerrieri nel Nord, mi sono dovuto ricredere; l’elmo che fosse prodotto in etruria o nella Magna Grecia, dagli etruschi era utilizzato, non è una speculazione è evidenza storica.

Le corazze: che le kardiofilace fossero diffuse è certo. Erano però corazze di metallo o in cuoio a protezione del tronco, non delle braccia, composte da dischi o piastre (guerriero di Capestrano) a protezione del petto, dell’addome, ma questa?

L’unica evidenza che ho trovato è la foto riprodotta sotto dove, il guerriero di sinistra, indossa una corazza che potrebbe ricordare quella che…



Sullo scudo, nulla questio. Quello riprodotto è uno dei tanti scudi utilizzati, quasi sicuramente, anche dai fidenati. Poi, volendo caratterizzare una popolazione e semplificare il catalogo, si adottano degli stereotipi per cui ai fidenati si assegna uno scudo, ai romani del IV secolo a.C. una corazza e i sofisti del gioco del wargame non resta che mischiare i pezzi, se ne sentono la necessità, viceversa prenderli per quello che sono e quindi utilizzarli così come arrivano.





In realtà, ho realizzato due unità: una per me e una per il mio amico Raffaele. I suoi hanno l’erbetta. Ho deciso di utilizzare pochi colori per gli scudi e solo in rosso e il giallo per i fulmini su di essi incisi.
Per renderli ancora più omogenei nella loro diversità, ho dipinto i pennacchi tutti in verde: colore scelto per via della maglia del Fidene calcio (perdonatemi).




Ci vediamo a breve per la cavalleria romana del IV secolo d.C. E quella repubblicana, compresi  cavalieri di fidene.


 

domenica 16 novembre 2025

Wargames Foundry: i romani di Cesare

Ed ecco un altro tassello che va al suo posto. 
Ma prima di iniziare… qualcuno sa dove ho infilato i gladi dei romani?
Mi mancano i gladi per i nuovi romani! Ed è difficile anche comprarli, non li produce quasi nessuno.
Comunque. Le ultime due unità di romani cesariani sono ultimate. 

Nella mia vita modellistica ho dipinto talmente tanti romani, la maggior parte conto terzi, da averne realizzati relativamente pochi dei miei (con quasi un migliaio di figure dovrei quasi vergognarmi), fatto sta che per molti anni non ne ho realizzati di miei.


Questo per dire che, negli ultimi dieci anni, ho realizzato relativamente pochi romani; anzi, posso dire che solo nell’ultimo anno ho ripreso a dipingerne, dopo quasi una decade di “astinenza “.

Tutto questo noioso panegirico per dire che finalmente mi sono deciso ed ho ultimato i miei romani per l’ultimo periodo della Repubblica. Questo mi ha consentito di portare a quattro unità da circa 25 figure cardauna Il contingente per questo periodo storico.




E cosa c’è di meglio, per inaugurare delle nuove unità, che schierarle sul tavolo? 

Ecco qui le mie quattro unità schierate due a sinistra e due a destra (tutti pezzi della Wargames Foundry), protette da un velo di arcieri cretesi (Black Tre Miniatures e W. Foundry) e sulla sinistra, o a destra nella foto, la cavalleria, miniature della Warlord.




Davanti ad essi un’orda di Celti selvaggi. Sette carri, una trentina di cavalieri e circa sessanta fanti. Non un grande esercito, nemmeno lontanamente alla pari con quello romano, ma mio figlio ha detto che non voleva altri pezzi!



La partita è stata giocata in modo elementare, senza grosse regole, solo quelle necessarie per giocare con un bambino di 7 anni tra mille risate e molto divertimento. Devo dire che purtroppo ha voluto guidare i Celti, mi ha detto che erano più belli così colorati; non ha vinto, rimanendoci male.


Però quando gli ho detto che settimana prossima potrò dargli almeno duecento fanti in più ha sorriso tutto contento.