giovedì 5 novembre 2020

Wolf pack la prima partita

 Provo a giocare il regolamento che ho buttato giù. 

Un gruppo di mercantili, meglio non dire quanti, deve attraversare un tratto di mare. Scortati da una frenata e due caccia cadono vittima di un attacco di sottomarini, ben tre u-good tedeschi.

Comincia la storia di un massacro. Mia moglie ed io alla guida del convoglio che, attraversando in diagonale un foglio 80x100, vengono strapazzati dai nemici. Nemici guidati da mia figlia che, rullo di tamburi, preferisce i sottomarini perché... sono cosi carini, cosi piccini.... 







Non posso descrivere troppe azioni, manovre o colpi di scena. Noi avanziano, cerchiamo di individuare i sottomarini, senza riuscirci, e la mia piccolina che, a colpi di 6 , ci lima progressivamente la consistenza del convoglio. Un massacro.


Riusciamo a disinnescare alcuni tasselli falsi, ma i sottomarini continuano a sfuggirci.










Lo vedete quel piccolo sottomarino qui sopra? Quel cospetto minuscolo ci ha affondato 4 navi mercantili. Quella sostituita dal segnalino, le due navi ai lati e, nel turno successivo a questa foto, anche la nave cisterna alla destra! È con la bellezza di due 6, altrettante navi, sono colate a picco senza possibilità di salvezza. 





Ed ecco qui sopra l'altro u-Hood terribile, quello che con un colpo ben assestato danneggia il caccia che vedete alla sua destra condannandolo a morte.
 



Morale. 30 minuti di gioco, tante risate e molta soddisfazione. Da ripetere, dando alla figlia un dado truccato.

Wolf pack

Gioco con le navi della seconda usando un regolamento italiano, molto semplice e piacevole. NAVAL WAR, scritto da Riccardo Affinati, che, al contrario della maggior parte dei regolamenti navali, è molto semplice e veloce. Ovviamente l'alta giocabilità limita la veridicità storica del regolamento. Per intenderci, chi cerca e ama un regolamento come ALFA TAU dell'ammiraglio Saladino, poterebbe rimanere scioccato dinanzi all'esigue regole di Affinati che, ignorando molti aspetti della guerra aeronavale, non ultime le squadre aeree, può risultare semplicistico. Forse a me piace proprio per questo.  Molti aspetti "reali" sono sacrificati in funzione delle poche e agevoli regole.

Questa introduzione era dovuta per spiegare il senso di questo post. Le regole di Affinati, per me, sono perfette per gli scontri tra mezzi di superficie, ma per la guerra sottomarina non trovo nulla di soddisfacente neanche in lingua inglese. Per questo ho deciso di crearmi un set di regole che, integrando quelle di NAVAL WAR, mi permettano di ricreare le azioni dei sommergibili contro i convogli, e la partecipazione del mezzo aereo al gioco.

SCOPO DEL GIOCO

Divertirsi. Poi togliere tante navi al nemico. Detto questo lo scopo varia sempre di partita in partita. A seconda dello scenario che vado a creare cerco di fissare un obiettivo che possa essere raggiungibile per i due schieramenti.

LE FAZIONI OPPOSTE

Ipotizzando che il convoglio sia composto da 12 cargo con una scorta di 4 caccia, i sommergibili non possono essere più di 4. I sottomarini sono tanti, tutti diversi, e con differente impiego tattico e caratteristiche costruttive. Questo nella realtà, nel gioco funziona diversamente.  Per me, i sottomarini utilizzati nella caccia ai convogli, sono tutti uguali

MOVIMENTO

tutte le navi da guerra hanno le stesse velocità delle regole di Affinati.

Cargo 6 cm (e già considero che sia un movimento comprensivo di zig zag )

Sottomarini 4 cm in immersione, 15 cm in emersione. Emersione ed immersione costano 1 turno. Durante queste azioni non è possibile lanciare siluri. 


IL GIOCO

Fissato il punto di ingresso e quello di uscita del convoglio, il giocatore che manovra i sottomarini, disporrà sul tavolo un numero triplo di tasselli 2cmx2cm, rispetto ai sottomarini in suo possesso. Due terzi di questi tasselli risulteranno 'ombre dei radar, le altre, sul lato celato , riporteranno il nome del sottomarino che rappresentano. 

Il gioco dovrà svolgersi su u a superficie non troppo estesa ma nemmeno troppo ridotta. Con tre sottomarini un tavolo 1mx 1,5 è una superficie giusta. 

Fissati i punti di ingresso e di uscita, il comandante dei sottomarini posizionerà tutti i tasselli, quelli finti e quelli che celano le sue unità. 

Non è necessario che il convoglio entri sul tavolo tutto assieme. Le unità si possono succedere, le une alle altre, in varie mosse. Avanzando, lungo la propria rotta, sino al punto di uscita.

È IL NEMICO? Un sottomarino che non muove non può essere rilevato dal nemico, quindi i componenti del Wolf Pack restano in attesa finì al momento opportuno.

Bombe di profondità e siluri colpiscono a 20 cm. Da 10 cm a 20 cm la distanza è lunga, prima è corta.

A lunga distanza ci si colpisce con 5 o 6, a corta anche con il 4.

Colpire le navi trasporto comporta un +1.

Il 6 è considerato sempre affondamento automatico.

Se le navi trasporto incassano 2 colpi nello stesso turno affondano in automatico, al loro posto si pone la sagoma del relitto.

Ovviamente sulla sagoma non possono passare ne mezzi di superficie ne mezzi sottomarini.  




Quando un convoglio è sotto attacco, la scorta entra in azione, aprendo il fuoco con le bombe sottomarine. Se ottiene un 4+ a breve distanza, o un 5+ sulla lunga, dovrà dichiarare quale dei segnalini a portata prova a colpire. Il comandante degli U boot solo allora dovrà rivelare se, l'obiettivo, era un eco del sonar o un vero sottomarino.

Un sottomarino, colpito con un 6, è considerato sempre affondato, con un valore inferiore ha un danno leggero, riparabile con 1 punto azione. Anche in questa occasione, qualora incassare 2 danni contemporaneamente,  il mezzo è rimosso.


domenica 1 novembre 2020

Tavolo di pittura - 8th army

Ho avuto grossi dubbi nello scegliere il titolo di questo articolo. Il tema è quello che sto realizzando. La prima idea, e quella per cui protendevo fino all'ultimo, era malabolge, così da richiamare il girone infernale. Credevo fosse il nome più adatto per descrivere il caos infernale in cui mi sono precipitato, negli ultimi 15 giorni.

Ho fatto di tutto, e anche di più. Intendiamoci , non mi sento particolarmente fiero di questa mia scarsa costanza nella pittura. Anzi. Non mi è mai piaciuto lasciare a metà un gruppo di figure, o un kit di montaggio, per passare ad altro. In queste due settimane ho trasgredito tutte le regole che mi ero prefissato, ho cominciato, non sto esagerando, almeno 500 figure, e ne ho finite poco e niente. Ma andiamo per ordine.

Tutto è iniziato con un gruppo di alberi. No, non dovevo potarli, e nemmeno dipingerli. Li ho ordinati in Cina. In scala con il 20/25mm, li ho presi con l'idea di creare una boscaglia per gli scontri in Vietnam,  o a Giava. Insomma volevo una giungla  per l'Asia. Però dovevo creare delle basi su cui poter inserire gli alberi. E scateno cosi la prima fase del disastro, perché,  non mi limito a tagliare il polistirene e a modellarlo, no, non pago, taglio anche tre basi per un mio amico che, giocatore di Fantasy, ha visto le palme che mi sono comprato, e se ne è innamorato a tal punto da prenderle anche per se.




Realizzo un paio di muretti, che incollo sulle basi,  dipingo, di marrone, la metà di questa specie di colline, e di verde l'altra metà. Le lascio poi ad asciugare. Tutte e venti.  



Non ritengo opportuno, però, concludere così la serata pittorica; la notte è ancora giovane. Potrei fare delle prove di pittura sui francesi della ww1,  così da trovare il giusto colore per le uniformi, il mitico blu orizonte. Non voglio usare un acrilico, devo realizzare circa 250 figure, con il sintetico andrei più veloce. Perfetto. Prendo il blu? No. Passo il color sabbia sui 3 modelli di M3 Stuart della "Plastic Soldier Company" che ho montato un mesetto fa. Lucidissimo e coerente.


Il giorno successivo comincio a sporcare le varie colline, varie tonalità di marrone e di verde,  dallo scuro al chiaro. Passo i colori diluiti, cosicché possa ottenere delle sfumature più belle, anche se l'asciugatura sarà più lenta. Valuto che la serata è ancora lunga, quindi passo la mano di fondo a 50 fanti dell' 8' army  e, siccome mi è avanzata della vernice, la uso per realizzare pantaloni e tuniche ad alcuni Franchi della Old Glory e della Crusader, che dormivano nella loro scatola da 10 anni. 



Dormivano, devo specificarlo, dopo che avevo passato loro la mano di fondo, attaccato le armi e finito tuti i cavalli. I cavalieri e i fanti no, neanche iniziati, ma i cavalli li avevo finiti. E ora, vi domanderete? Comincia il bello! 

Tiro fuori un po' di medievali della Mirliton (vedi post precedente) e comincio anche quelli. Sono poche figure, appena una settantina (!), e su di loro ho provato un nuovo primer spray, che si rivela una schifezza colossale. Vi dico solo che, i colori, diluiti anche solo un poco, scivolano via. Porto avanti nei giorni i pezzi Mirliton, che finisco, i Franchi, che completo per metà,  le colline, e una ventina di francesi napoleonici. E i fanti in 20mm cui é dedicato il post? Li ho rimessi nella loro scatola, ovvio. 

E i francesi della prima guerra mondiale?  

Tiro fuori il colore, Matt 157 Humbrol, lo provo su 4 cavalieri e... decido che il colore é perfetto per gli Austriaci della prima. E, quindi, comincio anche quelli.  





E le basi per gli alberi? Finite. Ma gli alberi non sono ancora arrivati, sigh! Però al mio amico ho dato le sue. E lui le ha usate!










Tiriamo le somme. Alcuni Franchi, circa la metà,  sono finiti.


Ho completato i primi austriaci in 20mm.


Lo so, scusate. La foto è indecorosa. Appena finiti tutti, ne pubblicherò di megliori.

E i francesi? Non esistono. O almeno preferisco fingere che sia cosi. Potrei pensare di passare l'azzurro,  e finirei con il cominciare gli Alti Elfi.

In conclusione che posso dire? Mi è piaciuto scrivere questo post, credo sia stato meglio di un paio di incontri con un terapista. Mai stato da un terapista, ma qualcuno dice che ne avrei bisogno. Ma io tengo duro. Devo solo tornare ad essere organizzato. Magari finendo i pezzi che ho iniziato.

Detto questo, vado a cominciare i mongoli.  

 

Comunali Mirliton 28mm

 Pubblico subito queste foto, anche se sarebbe stato più corretto farlo dopo.

Questi sono tra i pochi pezzi che ho iniziato e finito in queste ultime due settimane.

Non credo ci sia molto da scrivere. Sono i pezzi Comunali della Mirliton dell'amico Grazini, signori indiscussi dei tavoli da gioco per diversi anni, sono, a mio avviso, pezzi ancora molto validi.


Credo possano essere usati per rappresentare tutti gli eserciti dell'Italia comunale.
I pochi scudi che hanno, li ho realizzati usando i colori dei rioni di Roma, anche se possono essere schierati in qualsiasi altro esercito del periodo.