domenica 28 novembre 2021

Rinforzi per i macedoni

Tra i molti acquisti strani che ho fatto su eBay ci sono questi pezzi della Naismith, comprati senza avere l’idea di cosa farne. 

Avevo capito che appartenevano all’esercito macedone, avevo capito che appartenevano alle unità di fanteria che affiancavano la falange, avevo capito che la ditta che li produceva era la Naismith, ma questo è stato facile facile perché c’era scritto, quello che non sapevo era a quale delle moltissime unità appartenessero queste figure. Anche perché non riesco a trovare un catalogo della ditta che produceva i pezzi. Ho deciso quindi di costituire tre unità separate, caratterizzate non per il colore della tunica, quanto per il toro di colore della stessa. Questo significa che ho giocato con diverse tonalità di rosso, varie tinta di marrone, ho usato non soltanto il bianco ma alcune tonalità di colori anche vicini. Poi, per semplificarmi la vita, alle tre unità ho segnato un colore differente di pennacchio.





Ho inserito alcune delle immagini che ho trovato per documentarmi.

Cominciamo con i Thureophoroi. Da nessuna parte c’è scritto che vestissero tutti di bianco, o tutti con tuniche di colore chiaro, ma siccome le immagini che ci sono pervenute li rappresentano cosi, per pigrizia li ho dipinti di bianco, panna, crema chiaro etc.



Ed i Thorakitai come li dipingo? In marrone? Bianco? azzurro? Cerco immagini e scelgo quella che mi piace di più, escludendo il bianco che ho già usato.




Mi piace l’immagine centrale, uso tinte di marrone con la cresta azzurra.




Rimane l’ultima figura, quella che mi ha dato più filo da torcere. Li ho identificati come Chalkaspides, anche questi un’unità dell’esercito seleucide. 










Non ho informazioni sulla composizione delle unità, e confesso che mi sono limitato a dipingere quanto ho trovato in vendita, assegnando loro alcune figure di ufficiali e falangi ti che mi erano avanzate.


domenica 21 novembre 2021

il ponticello sul fiume… dei guai

 Citando un film del ‘58 con Jersey Lewis, vi racconto l’ultima realizzazione entrata nella collezione. E già mi devo contraddire. In realtà in queste ultime 2 settimane di silenzio ho dipinto, non come al solito, ma ho dipinto. Chiusura d’anno che si avvicina, budget da chiudere, problemi, rogne, quando torno a casa la sera alle 21:00 non ho sempre la voglia, o più spesso gli occhi, per prendere il pennello e i colori.



Ma veniamo a noi. Il modello del ponte è prodotto dalla Warlord, l’ho comprato a poche sterline alcuni anni fa, approfittando delle offerte sugli sprue che l’azienda faceva in alcuni periodi dell’anno.

Il fiume è fatto con un sottile cartoncino con, incollato sopra, un render azzurro (cosi si lavorava negli anni ‘90, oggi stamperemmo e incolleremmo le textur). Le sponde sono realizzate con scotch carta e strati di cartone.





I salici piangenti (in questo scenario solo loro, ma ne ho presi molti altri) sono stati comprati su ebay direttamente in Cina. Molte fabbriche che lavorano per Kibri, Noch e altre ditte specializzate nel ferroviario, vendono anche in modo diretto. E con prezzi molto contenuti.

Gli altri alberi sono realizzate alla vecchia maniera: tubicini d’ottone, fil di ferro o di rame, segatura, lichene e tanta pazienza. Non li ho fatti io. Sono il ricordo di un vecchio amico che, con due mani che sembravano due palanche, aveva una capacità pazzesca di lavorare sui particolari. E non dimentichiamo una grande pazienza.

I modelli sono della Matchbox, Psc, Esci. Gli autocarri Dodge li ho comperati in edicola già montati e dipinti. Le case integre appartengono ad un kit della Pegasus, la casa diroccata è prodotta dalla Airfix.








Ed infine parliamo della strada. Faticosamente ottenuta con 15 minuti di lavoro. Foglio di Foam da 3mm di spessore, rimossa la carta sopra e sotto il materiale, ho tagliato delle strisce da 6cm, smussando con i polpastrelli il ciglio (ho semplicemente passato il dito sull’angolo, ed essendo il materiale spugnoso ha cambiato forma). Nei punti d’unione tra i segmenti ho rimosso una parte della strada cosi da ottenere angoli acuti o ottusi cosi da ottenere cambi di direzione per la strada.



E ora veniamo a noi. Vi accennavo che ultimamente ho dipinto ma non ho aggiornato. Mi riprometto di pubblicare quello che ho realizzato, ma soprattutto spero di poter inserire il resoconto di uno scontro tra persiani e macedoni, avendone finiti almeno un centinaio nelle ultime due settimane.



















domenica 7 novembre 2021

Napoleonici inglesi

E finalmente ho i cannoni inglesi per il napoleonico.

Non so per quale motivo ma, pur avendo realizzato gli artiglieri per almeno sette o otto pezzi di artiglieria, non avevo mai comprato cannoni… Il grande salto di qualità, e di quantità, l’ho tenuto quando ho realizzato quattro artiglieri e un cannone  della Perry Miniatures,  che vedete nelle foto. Poi, finalmente, mi sono deciso io ho acquistato tre pezzi inglesi della Lancashire games. Non sono bellissimi come incisione, non sono probabilmente nemmeno perfetti in termini di riduzione in scala del pezzo,  ma soddisfano le mie necessità. Sono  solidi, si sono dipinti bene,  lo stampo era pulito e il risultato sul tavolo da gioco, credo, possa essere più che sufficiente. Eccoli nelle foto con alcuni artiglieri della Hincliffe, della Front Rank e della Prince August.










Austin-Putilov, o meglio solo Putilov

 Altro modello della Bum/Sword, sempre un bell’esemplare di autoblindo della prima guerra mondiale.

Questo modello è tiepidamente russo. Difatti se i modelli con le torrette affiancate fu usato sia dagli inglesi che dai russi, quello con le torrette sfalsate,  poste in diagonale, è tipico dei russi.

Buona fonte d’informazioni, come spesso accade, è Wikipedia, all’indirizzo:

https://en.wikipedia.org/wiki/Austin_Armoured_Car


Ma parliamo del modello. Stampo pulito, solo in alcuni sottosquadri erano presenti delle sbavature, ripulite facilmente con il taglierino. Il modello è addirittura un monoblocco, fantastico perché già pronto per la pittura, terribile per arrivare dovunque con il pennello!!






Comunque, in termini di gioco parliamo di un modello davvero eccezionale, compatto e solido, che non perde un pezzetto ogni volta che viene spostato sul tavolo da gioco!