mercoledì 8 dicembre 2021

Affondate la Bismark

 E dopo aver visto il vecchio film in bianco e nero del 1960, di cui riporto qui sotto la locandina, ho deciso di giocare con 4 navi e ricostruire l’epico scontro che ha visto contrapposte la Bismark e la Prince Eugen da una parte e la Hood e la Prince of Waves dall’altra.



Lo scontro non ha ripercorso minimamente quanto avvenuto nella storia.

All’inizio le mie due navi manovrano magistralmente, tagliano a T le navi avversarie, sparano quindi di tutto bordata contro il nemico che può rispondere solo on le batterie di prua. Causo danni importanti, ma che vengono sempre riparati. E la sfortuna mi colpisce quando, con un colpo che ha del mirabolante, la Hood mi blocca le caldaie della Bismark. La nave, che apre la fila della mia squadra, rallenta e poi si ferma, mentre cerco di tentare la riparazione. Anche la Prince Eugen, che si trova dietro, è costretta alla mezza forza. Perdo cosi l’iniziativa.


E perdo anche la coordinazione nel fuoco delle batterie delle due navi, la Prince  Eugen incassi bordate su bordate, perde la torre comunicazione, le caldaie, si ferma! Perde la batteria di poppa.


Le due squadre avanzano appaiate, o meglio loro si affiancano alle mie nevi e le crivellano di colpi.


Poi, addirittura, mi tagliano a T e finiscono la povera Prince Eugen, destinata ad affondare in soli due turni. Una sconfitta dolorosissima per la mia povera flotta. Basta piangere, bisogna reagire.


Fuggo con la nave rimasta.


Ricordavo fosse finita diversamente…

domenica 5 dicembre 2021

Battaglia ai tempi di Cartagine

 Un piccolo ritorno alle origini.


Come ho già scritto in passato, il 15 mm antico è  il primo periodo storico che ho affrontato ‘seriamente’  in vita mia. In precedenza avevo dipinto soldati di plastica della seconda guerra mondiale, inglesi e italiani del periodo coloniale, i guerrieri afghani e gli zulù della esci, ma no, non avevo mai affrontato seriamente, da un punto di vista storico, con ricerche sull’organizzazione o sul vestiario, nessun periodo e nessun soldatino… Vedendomi regalare i soldati di piombo, ho pensato fosse giusto approfondire anche l’aspetto della ricerca: più che altro mi ha spinto mio padre, devo essere sincero. Una spinta sana, ovvio, non un’imposizione. Molto semplicemente ha cercato di stimolare il mio interesse e la mia curiosità per l’aspetto non ludico che sta intorno alla semplice partita a soldatini.


Ed ho cominciato allora con due unità di romani imperiali della Freikorps e un gruppo di seleuidi della Essex. Quelli sono stati il germoglio  dei miei eserciti antichi in 15mm. Gli stessi eserciti che ora allineano centinaia di figure e, con un pizzico di follia, ho pensato di duplicare in 20 o 28mm.



Ma veniamo a noi. Oggi abbiamo schierato due eserciti, uno cartaginese ed  uno romano della Repubblica. Considerato il poco tempo a disposizione ed il poco spazio sul tavolo, abbiamo optato per un esercito cartaginese forte di quattro unità di veterani: due della Essex, 1 della Freykorps e una quarta mista con figure Cheriot, Minifig ed Essex. La prima fila della fanteria è composta dai temibili iberici: figure prodotte dalla Essex e dalla Freykorps15 mm. 

Più difficile parlare della cavalleria: sulla destra cartaginese sono schierati i cavalieri iberici prodotti dalla Essex e dalla  Freykorps, sulla sinistra abbiamo la cavalleria cartaginese. Cavalleria pesante prodotta dalla Essex, dalla Freykorps  e dalla Testudo.








Più semplice da descrivere lo schieramento dei romani. Al centro sono posizionate due legioni, una composta esclusivamente dalla figura della Freykorps, alla sua destra una legione composta esclusivamente con figure Essex. A sinistra cavalleria romana Freykorps ed Essex. Dal lato opposto del tavolo, sono i cavalieri italici. Le figure sono Essex e Donnington. 






Primo turno: le prime schermaglie tra leggeri comportano 4 perdite tra i romani, ma la scomparsa degli schermagliatori avversari.



È durante il secondo turno che le cavallerie entrano in urto, mentre al centro i romani bersagliano gli avversari e già qui avviene il primo miracolo. Sulla mia destra i romani, inferiori di numero, infliggono 4 perdite subendone una sola.

Dalla parte opposta, gli italici, in netta superiorità, perdono 2 cavalieri e ne causano 6.

Al centro più di 30 tiri causano solo 3 perdite. E i cartaginesi serrano sotto. I romani attendono.

3° turno. I cartaginesi perdono ben 11 figure. La fanteria iberica è quasi persa. Certo, coprono i cartaginesi, ma averli persi prima dell’urto non è una bella cosa.

Sulle ali non va benissimo. Se gli italici piegano la cavalleria avversaria e la costringono a lasciare il campo a causa delle perdite, dalla parte opposta i romani perdono 3 figure e ne causano solo 2.






4° turno, potrebbe essere anche l’ultimo. Sulla sinistra si fanno avanti i miei cavalieri freschi, pronti ad affrontare la seconda unità avversaria. Al centro che faccio? Uso il pilum? Contro un avversario già indebolito? No, serro sotto e provo a cancellare il nemico nel corpo a corpo.

A destra va male. I miei cavalieri cedono e fuggono, quelli avversari ripiegano per riorganizzarsi. Non ci voleva.

Dicevamo del centro. E la fortuna è dispettosa. I Freikorps, che sono più numerosi, li cancello perdendo solo 1 figura. Gli Essex quasi mi massacrano! Con 5 figure mi tolgono 2 figure e subiscono solo 1 perdita!! È a destra che non sono bravo a vincere?


5° turno. I romani della Essex sono incredibili. Feroci, cattivissimi. Lanciano i pilum e quasi non sbagliano un tiro! I Freikorps finalmente si sbarazzano degli Iberici. Alla destra, con la cavalleria avanzo poco e timido. Alla sinistra i cavalieri si sterminano quasi a vicenda. I cavalieri cartaginesi crollano, anche se la seconda unità italica non sta poi tanto meglio. Però, l’unità più grossa, quella composta dagli Essex, che ora sta riorganizzandosi, ha campo libero per aggredire il nemico alle spalle.





6° turno. La mia cavalleria italica a sinistra avanza, ancora in fase di recupero, per poter attaccare alle spalle il nemico. 

I romani della Essex lanciano il secondo pilum e chiudono sotto al nemico che fugge a causa delle perdite subite. 

Nel frattempo i Freikorps tirano sui pesanti cartaginesi. Causando perdite esigue, in verità.

Sono i leggeri a causare più danni con i loro pilum. Urtati dalla cavalleria scompaiono, ma infliggendo un prezzo di sang…, perdono, di piombo, piuttosto caro: ben 5 cavalieri, ottenendo ben tre volte 12!


Ed è cosi che dobbiamo chiudere la partita, causa orario e mancanza di truppe sulla destra cartaginese, possiamo considerare la partita conclusa con soddisfazione di entrambi.  


domenica 28 novembre 2021

Artiglieria inglese per la guerra di Crimea

Artiglieria inglese per la guerra di Crimea. 

E qui ho ben poco da dire o da scrivere: ho comprato un blister della Warlord  e mi sono limitato a realizzarlo, così come indicato dal catalogo online, ma anche dei libri dedicati all’argomento. Se realizzare il cannone è stato semplice e veloce, dipingere i serventi lo è stato un po’ di meno. Non perché siano stati complessi o complicati, ma semplicemente rimangono un po’ scuri. Però vestivano così….





Persia

 Sono quasi riuscito a finire l’esercito persiano capito.

Mi erano rimaste 3 unità di fanteria da dipingere: una di Spara Bara della Foundry, una di Immprtali della Garrison e una terza di fanteria prodotta dalla Warlord.

Purtroppo, quest’ultima non è ancora completa, essendo composta da solo 12 figure. Non appena riuscirò ad acquistare l’ultimo blister, potrò completarla e schierarla.

Non ho molto altro da scrivere, ad essere sincero. Spero solo che le foto e i pezzi vi piacciano.



Non sembra, ma l’insegna è rossa e blu, non nera…..




Passiamo ora ai pezzi della Garrison. Non sono all’altezza degli standard odierni, sono più piccoli, o eri di dettagli, meno incisi, ma quanto mi piacciono con il loro essere… vintage!!!!!!










Rinforzi per i macedoni

Tra i molti acquisti strani che ho fatto su eBay ci sono questi pezzi della Naismith, comprati senza avere l’idea di cosa farne. 

Avevo capito che appartenevano all’esercito macedone, avevo capito che appartenevano alle unità di fanteria che affiancavano la falange, avevo capito che la ditta che li produceva era la Naismith, ma questo è stato facile facile perché c’era scritto, quello che non sapevo era a quale delle moltissime unità appartenessero queste figure. Anche perché non riesco a trovare un catalogo della ditta che produceva i pezzi. Ho deciso quindi di costituire tre unità separate, caratterizzate non per il colore della tunica, quanto per il toro di colore della stessa. Questo significa che ho giocato con diverse tonalità di rosso, varie tinta di marrone, ho usato non soltanto il bianco ma alcune tonalità di colori anche vicini. Poi, per semplificarmi la vita, alle tre unità ho segnato un colore differente di pennacchio.





Ho inserito alcune delle immagini che ho trovato per documentarmi.

Cominciamo con i Thureophoroi. Da nessuna parte c’è scritto che vestissero tutti di bianco, o tutti con tuniche di colore chiaro, ma siccome le immagini che ci sono pervenute li rappresentano cosi, per pigrizia li ho dipinti di bianco, panna, crema chiaro etc.



Ed i Thorakitai come li dipingo? In marrone? Bianco? azzurro? Cerco immagini e scelgo quella che mi piace di più, escludendo il bianco che ho già usato.




Mi piace l’immagine centrale, uso tinte di marrone con la cresta azzurra.




Rimane l’ultima figura, quella che mi ha dato più filo da torcere. Li ho identificati come Chalkaspides, anche questi un’unità dell’esercito seleucide. 










Non ho informazioni sulla composizione delle unità, e confesso che mi sono limitato a dipingere quanto ho trovato in vendita, assegnando loro alcune figure di ufficiali e falangi ti che mi erano avanzate.