mercoledì 1 gennaio 2025

Buon anno e felice… pittura d’anno nuovo

Si chiude un anno e ne inizia un’altra, non che questo comporti una vera cesura in alcunché, diciamocelo francamente. E meno male, in un certo senso. Ho cercato di destinare la pittura del 2024, principalmente, al napoleonico. Alcuni piccoli cambiamenti hanno però comportato un allontanamento dai miei presupposti. La “scomparsa” dei colori Humbrol dai pochi negozi di modellismo di Roma mi hanno “obbligato” a far fondo ai barattoli già aperti di questa ditta, prima che si rovinassero, e dipingere tutti gli inglesi (Matt26), gli italiani (Matt31) ed i russi (Matt29) dormienti nelle mie scatole. Parliamoci chiaro già da tempo i colori di questa ditta deludevano non poco. Il Matt30, colore destinato alla pittura delle basi delle figure, risultava quasi impossibile da stendere, poco coprente, lucido, spesso alterato nel pigmento. Di buono posso dire, ma già avete avuto modo di vederli, solo per la 2° G.M. ho ultimato un centinaio di pezzi inglesi in 54mm, più quelli in 20mm, la base stesa sui 15mm e in 54mm della prima. Insomma ho diversificato molto. 
E per chiudere in bellezza ho dedicato il pomeriggio dell’ultima domenica dell’anno a stendere l’ antiruggine della MaxMayer (rigorosamente sintetico e a pennello) sui pezzi che vedete nelle foto di sotto.
Ho iniziato e terminato le navi del post precedente (no, le corazzate inglesi e americane, come la portaerei sono dell’edicola, senza nessuna modifica, lo ammetto!) e poi ho montato la R.N. Miraglia.


Dimenticavo. In scala 1/72 ho iniziato a montare i P107, quattro trattori francesi, e 4 carri: due H35 e due R35. 


Sotto la G. Miraglia portaidrovolanti, prodotta nei primi anni 90 dalla Fleetlina, ditta inglese, completamente in piombo. 
 



domenica 29 dicembre 2024

Naval War 1:1200 or 1:1250

Mai dire mai, mai dire l’esercito è completo. E nemmeno la flotta lo è mai! Manca sempre un’unità o una figura per completare il proprio esercito: un’unità fondamentale, una figura irrinunciabile, quel pezzo senza il quale l’esercito non potrà funzionare. O la flotta lasciare il porto. Quindi… rullo di tamburi… aggiungiamo due navi. O meglio un paio di dozzine.

Cominciamo con gli Stati Uniti

Sud Dakota

Pensilvenia
Arizona
Classe Buckley
Classe Edsall
Classe Buckley


 Ora il Regno Unito

H.M.S. Illustrius

H.M.S. Exeter
H.M.S. Inglefields

Regia Marina Italiana
Classe Zara - R.N. Pola
Classe Soldati - R.N. Ascari
Classe Navigatori R.N. Antonio Pigafetta
R. N. Orsa
R. N. Leone
R.N. Nazario Sauro


Norvegia
Classe Draug
Classe Valkjrien


Germania
Torpediniera F2
Torpediniera F3





domenica 15 dicembre 2024

Hat Hindustry 8331Italian WWI Infantry 20mm

Avete mai avuto la sensazione che stavate commettendo un errore nel momento in cui compivate l’azione?
È quello che ho provato comperando questo set. I prototipi sul sito mostravano delle figure eccellenti, eppure chi aveva comprato le scatole esprimeva mille dubbi sulla stampa, sulla plastica usata, sulla qualità del dettaglio. Plastic Soldier Review da loro anche voti piuttosto bassi, cosa assai strana perché, da bravi statunitensi, maglificano le proprie produzioni e affondano quelle degli altri (l’accanimento mostrato contro la Waterloo, che non sempre eccelle, ne è una riprova). Ma nulla mi ha potuto fermare dall’acquisto degli italiani. Che poi diciamocelo francamente, un tempo era comprensibile questa smania d’acquisto,  nessuno produceva gli italiani quindi appena usciva una scatola di alpini o di fanti tutti ci lanciavamo nei negozi per averne almeno due; ora la produzione in plastica e piombo è talmente vasta da permettere di scegliere il prodotto qualitativamente migliore. Comunque alla fine li ho acquistati, puliti dai difetti di fusione, dipinti inventando le buffetterie e molti altri dettagli. Peccato. Peccato perchè la qualità delle posizioni è buono, lo studio anatomico è di qualità: il problema sta nell’incisione, nella resa dello stampo e la scelta della plastica. Un’altra occasione persa. Ripeto ancora, peccato.







  

Waterloo Italian Infantry WW2

Credo di aver stabilito un record (in negativo) nella realizzazione di queste figure. Da quando li ho impostati e preparati per la pittura a quando li ho ultimati (un paio di giorni fa), sono passati 14 mesi. Quando passa il momento…  


La scatola contiene alcuni bei pezzi per me poco utili (motoguzzi, biciclette e fanti che sparano appoggiati a quest’ultima) ma altre figure eccellenti: i due mortai brixia come le due mitragliatrici Fiat-Revelli sono molto belle, permettono di fornire le armi d’appoggio per la fanteria, finora mancanti sul mercato della plastica. Avrei preferito due fanti armati di fucile ai due con il lanciafiamme, ma capisco che essendo una scatola di armi d’accompagnamento non potesse essere che cosi armato. Ci sono poi un paio di ufficiali in ginocchio, alcuni fanti in diverse pose con equipaggiamento vario. Le figure sono perfette accanto ai cari, vecchi Airfix, ma anche con gli alpini Esci (ora Italeri). Per i meticolosi aggiungere un piumetto da bersagliere o una piuma da alpino è un attimo, basta un po’ di carta igienica immersa nella colla vinilica.

Unico difetto? Perchè non ci dai la stessa scatola con elmo coloniale e camicia? Sarebbe meraviglioso!

Nelle foto che seguono la fanteria della Waterloo è affiancata dai fanti della Simo Soldier. Li ho comperati sulla piazza di Roma da Asimmetric Wargames. Anche queste figure sono molto carine e molto dettagliate, si accompagnano bene ai pezzi delle altre ditte.





Dimenticavo le due radio. Utili per chi gioco a livello di plotone o compagnia, perchè ‘giustifica’ la capacità delle unità di aggirare assieme senza ricorrere ai portaordini.