sabato 29 novembre 2025

I Fidenati: ovvero e questi come li realizzo?

Oggi finalmente posso aggiornare, dopo una settimana di pioggia e cielo grigio, oggi il sole ci permette di scattare delle foto con una buona luce.

Come ho già scritto nei post precedenti, il mio progetto alleati/nemici di Roma procede. Nuovo esercito, prima di avversari, poi di alleati o Federates (con un termine tornato di moda) è quello dei fidenati, comperati in maniera impulsivo senza riflettere sulle fonti. Presi in mano per la prima volta mi sono chiesto con quali colori realizzarli ma, soprattutto, sono corretti?


L’elmo sembra di fattura orientale, ricorda molto quello usato dalle unità macedoni ausiliarie alla falange (Thorakites e Thureophoroi ), ma anche il vestiario e l’equipaggiamento difensivo mi lascia perplesso.




Una tunica, indossata sotto un altro indumento, il tutto sotto una corazza di cuoio muscolare a protezione delle braccia, del petto e dell’addome. Lo scudo poi sembra tratto da un libro degli anni ‘70.


Eppure i pezzi sono corretti. Preso il libro del Connolly “Greece and Roma the War” l’elmo è raffigurato in numerosi vasi etruschi e, diciamocelo sinceramente, l’influenza di questi ultimi nel Lazio era fortissima


Quindi, se all’inizio ero dell’idea che tutto sommato erano figure accettabili, perché nulla vieta che gli equipaggiamenti di fattura ellenistica prodotti nel sud Italia o in Grecia venissero utilizzati da guerrieri nel Nord, mi sono dovuto ricredere; l’elmo che fosse prodotto in etruria o nella Magna Grecia, dagli etruschi era utilizzato, non è una speculazione è evidenza storica.

Le corazze: che le kardiofilace fossero diffuse è certo. Erano però corazze di metallo o in cuoio a protezione del tronco, non delle braccia, composte da dischi o piastre (guerriero di Capestrano) a protezione del petto, dell’addome, ma questa?

L’unica evidenza che ho trovato è la foto riprodotta sotto dove, il guerriero di sinistra, indossa una corazza che potrebbe ricordare quella che…



Sullo scudo, nulla questio. Quello riprodotto è uno dei tanti scudi utilizzati, quasi sicuramente, anche dai fidenati. Poi, volendo caratterizzare una popolazione e semplificare il catalogo, si adottano degli stereotipi per cui ai fidenati si assegna uno scudo, ai romani del IV secolo a.C. una corazza e i sofisti del gioco del wargame non resta che mischiare i pezzi, se ne sentono la necessità, viceversa prenderli per quello che sono e quindi utilizzarli così come arrivano.





In realtà, ho realizzato due unità: una per me e una per il mio amico Raffaele. I suoi hanno l’erbetta. Ho deciso di utilizzare pochi colori per gli scudi e solo in rosso e il giallo per i fulmini su di essi incisi.
Per renderli ancora più omogenei nella loro diversità, ho dipinto i pennacchi tutti in verde: colore scelto per via della maglia del Fidene calcio (perdonatemi).




Ci vediamo a breve per la cavalleria romana del IV secolo d.C. E quella repubblicana, compresi  cavalieri di fidene.


 

domenica 16 novembre 2025

Wargames Foundry: i romani di Cesare

Ed ecco un altro tassello che va al suo posto. 
Ma prima di iniziare… qualcuno sa dove ho infilato i gladi dei romani?
Mi mancano i gladi per i nuovi romani! Ed è difficile anche comprarli, non li produce quasi nessuno.
Comunque. Le ultime due unità di romani cesariani sono ultimate. 

Nella mia vita modellistica ho dipinto talmente tanti romani, la maggior parte conto terzi, da averne realizzati relativamente pochi dei miei (con quasi un migliaio di figure dovrei quasi vergognarmi), fatto sta che per molti anni non ne ho realizzati di miei.


Questo per dire che, negli ultimi dieci anni, ho realizzato relativamente pochi romani; anzi, posso dire che solo nell’ultimo anno ho ripreso a dipingerne, dopo quasi una decade di “astinenza “.

Tutto questo noioso panegirico per dire che finalmente mi sono deciso ed ho ultimato i miei romani per l’ultimo periodo della Repubblica. Questo mi ha consentito di portare a quattro unità da circa 25 figure cardauna Il contingente per questo periodo storico.




E cosa c’è di meglio, per inaugurare delle nuove unità, che schierarle sul tavolo? 

Ecco qui le mie quattro unità schierate due a sinistra e due a destra (tutti pezzi della Wargames Foundry), protette da un velo di arcieri cretesi (Black Tre Miniatures e W. Foundry) e sulla sinistra, o a destra nella foto, la cavalleria, miniature della Warlord.




Davanti ad essi un’orda di Celti selvaggi. Sette carri, una trentina di cavalieri e circa sessanta fanti. Non un grande esercito, nemmeno lontanamente alla pari con quello romano, ma mio figlio ha detto che non voleva altri pezzi!



La partita è stata giocata in modo elementare, senza grosse regole, solo quelle necessarie per giocare con un bambino di 7 anni tra mille risate e molto divertimento. Devo dire che purtroppo ha voluto guidare i Celti, mi ha detto che erano più belli così colorati; non ha vinto, rimanendoci male.


Però quando gli ho detto che settimana prossima potrò dargli almeno duecento fanti in più ha sorriso tutto contento.



























domenica 9 novembre 2025

Gli Etruschi sono pronti

Quello Etrusco è un esercito estremamente duttile, nella mia idea di gioco. Può infatti essere nemico dei romani nelle guerre del quarto III secolo a.C. ma, le stesse figure, possono essere usate per costituire le legioni degli alleati per le guerre contro i cartaginesi o contro i macedoni.

Quelli nelle foto sono gli etruschi prodotti da una ditta americana e stampati da quello che posso ormai quasi considerare un amico di Torino. Credo di aver esagerato nell’ creazione di questo contingente di soldatini che, alla fine, sono risultati essere più di 80. Visto e considerato che i prossimi ad essere dipinti saranno i fidenti ed i Sabini, forti di altri 60/70 figure, gli alleati romani alla fine della fiera saranno più di 250. Vedo schifo sto facendo 1000 conti su quelli che sono i pezzi già presenti nelle scatole per gli etruschi per i sanniti, chi più ne ha più ne metta. Poi cerco di ragionare sull’esercito romano che ho già realizzato (vedi post precedenti) con le figure della Foundry e della Agema, E quelli che devo ancora montare e dipingere della Victrix (due scatole da 60 pezzi cadauna). Senza lanciarmi in calcoli,  supposizioni e ragionamenti, vado avanti alla come viene viene in attesa di completare tutto quello che sta nel ‘secchiello’.














Menzione particolare va fatta ad alcuni files che ho trovato online e mi hanno permesso di ‘appiccicare’ con il Vinavil delle decalcomanie, che tali non solo, ma che ho stampato a colori su carta leggera, ritagliandole dopo averle modificate e adattate alla dimensione dei miei scudi.

E con me trovassero queste miniature accanto ai Mirliton ed ai Black Tree (altra ditta che possiamo considerare andate, purtroppo). La risposta è magnificamente bene!


Il B.T., primo a sinistra, è forse leggermente più massiccio dei Mirliton (dal 3°al 6° da sinistra) e delle altre figure creati con la stampante 3D, ma nell'insieme non mi sembra che stonino tra di loro.

A presto!

domenica 26 ottobre 2025

Legioni alleate a quella romana. Etruschi, sanniti, e non solo

Non ho già abbandonato il progetto delle legioni del III° sec. A.C., anzi, l’idea è più viva che mai. Stò solo alternando la pittura tra figure mie e non, e vari periodo storici.
Terminata la prima legione (vedi vecchio post romano) mi stò dedicando alle unità alleate: etrusche, sanniti, sabini, umbri, chi più ne ha più ne metta.





Etruschi: composti da figure Mirliton (forse 10 in piombo) e stampate in 3D con i files della BattleCat Miniatures, dovrebbero alla fine fornire circa 60 figure di fanteria 



Sanniti: ho comperato le due buste della Victrix, per un totale di 48 figure, a cui si aggiungeranno circa 20 pezzi stampati con i files della BattleCat Miniatures (saranno almeno altri 30 figure) e alcuni pezzi di comando della stessa ditta. Ho anche convertito una busta di cavalleria greca della Victrix in cavalieri del Sannio, usando le teste avanzate della fanteria.

Sabini: BattleCat Miniatures anche qui ci fornisce la possibilità di allineare dei pezzi particolari. Armati ed equipaggiati con corazze e scudi tipici delle popolazioni della penisola , vengono venduti come sabini ma in realtà ci forniscono figure per molte popolazioni. 30 figure, 3 per posizioni più un capo, sono il contingente che andrò a schierare.

Fidenati: quanto detto sull’esercito Della popolazione precedente vale anche per i fidenati. Lo scudo, come l’elmo sono tipici di ogni popolazione italica, il fatto che ci vengano venduti per quello che attualmente è un quartiere di Roma non implica che possono essere schierati solo come tali. Mi spiego meglio, ho 30 figure di questo file, 3 per ogni posizione, li chiamo Fidenati ma Se voleste utilizzarli come Bruzzi o Umbri, nessuno potrebbe dire niente.


Taranto: I cavalieri di Taranto erano famosi in tutto il Mediterraneo per la loro forza il loro valore, Mercenari usati negli eserciti greci, come negli eserciti macedoni, erano considerati eccellenti cavalieri con ottime monte. Con degli opti in corazza di lino o senza corazza, possono costituire un altro esercito da opporre o affiancare alle legioni di Roma.

Perché mi dimenticavo di fare una considerazione fondamentale: tutti questi eserciti, che io sto immaginando accanto ai legionari di Roma, potrebbero essere nemici delle quadrate legioni per la battaglia del Lago Regillo, avversari dei Gregi negli scontri in Sicilia o nellla Magna Grecia, quando le polis greche tentavano di estendere il proprio potere in quelle regioni. O potrebbero essere gli etruschi che si opposero ai Galli di Brenno o ai Romani della prima repubblica.