Non mi è parso vero poter tornare ad una mostra di soldatini, con la scomparsa dei negozi di modellismo, su Roma, queste sono divenute occasioni rare e preziose.
Una volta entrato, mi sono reso conto che tutti i banchi erano però dedicati al fermodellismo.
Cari signori, è stato un salto nel passato, da anni non mi avvicinavo al mondo del treno elettrico per paura di buttarmi in acquisti folli, spinto più dal gusto estetico e dal fascino dei vari vagoni, delle immagini rappresentate sulle fiancate dei merci, piuttosto che non dal reale bisogno di aggiungere qualcosa alla mia già ricca collezione.
Ad aggravare la situazione, la simpatia e la gentilezza dei venditori.
Piccolo passo indietro. Ci credereste se vi dicessi che un terzo delle persone era composto dal gentil sesso? Per noi soldatinari la giocatrice di soldatini è una chimera, una bestia rara e mitologica che ti dicono esistere, ma nessuno l’ha mai vista.
Al Serafino c’erano tante donne di diversa età, donne che accompagnavano mariti e fidanzati, ma anche venditrici con il proprio banco! E che competenza avevano!
Ora, io non sono un gran esperto, quindi non posso valutare oltre un certo limite, ma posso dirvi che conoscevano gli articoli che vendevano.
E non crediate che il treno elettrico sia ancora un gioco per pochi, i prezzi almeno a questo evento, erano notevolmente più bassi di quelli che ricordavo. Alcuni dei vagoni che vedete nelle foto li ho pagati ben un euro cadauno, set di quattro vagoni per i quarant’anni della Roco, Non sono costati più di 10 o 12 euro.
Vogliamo parlare del vagone con i maialini in corsa che vedete nella foto qui sotto?
Tutti i vagoni peraltro hanno anche la loro scatolina, cosa molto importante nel settore perché ne mantiene il valore.spero che apprezziate notevolmente i tuoi vagoni della Haribo e della Coca-Cola che tanto hanno fatto impazzire anche mio figlio più piccolo!
In questo lungo posto lungo solo per la quantità di foto che lo corredano, non ho avuto il coraggio di inserire i vagoni passeggeri e due merci che ho preso per le ambientazioni giapponesi.
I binari con massicciata sono Maken comprati presso il negozio l’aquilotto di Roma, che tanto mi mancaa forse 0,50 € cadauno.
Sì, forse avete ragione, non sono proprio i vagoni più adatti per arricchire una stazione degli anni 40, ma la cosa mi lascia completamente indifferente! Pensate che bello un combattimento urbano moderno con tanto di locomotive, vagoni, rimesse!
Cosa posso dire? spero vi piaccia!