Mi sono complicato la vita. Dal mio tablet Samsung sono passato ad un Apple. Un salto di qualità penseranno i più, e a ragione. Ma non so se sono in grado di gestire questo passo. Al di là della mia incapacità di lavora in ambiente Mac (non l’ho mai fatto prima, e mi ci vorrà un po’ per imparare a gestirlo), sto combattendo con il correttore automatico, che mi cambia più dell’altro quello che scrivo, con la tastiera e ...mi mancano i comandi
Premetto che quanto segue è frutto di fantasia: luoghi, eventi, personaggi citati, tutto frutto di un mio/nostro voler contestualizzare la partita.
Nel luglio del 1940 l’avanzata tedesca sembrava essere inarrestabile agli occhi degli osservatori. Ma non agli occhi dei Russi che tentavano in tutti i modi possibili di rallentarla prima e di risponderla poi.
Uno di questi tentativi ebbe luogo lungo l’alto corso del fiume Viylka, all’altezza della fattoria di Piotr il grasso, là dove i campi di grano di quest’ultimo confinano con quelli di Boris, detto da tutti ‘il vuoto’.
In quel punto il Gen. Stoyko radunò tutto quello su cui riuscì a mettere le mani. Un battaglione di fanteria su 4 compagnie, ciascuna composta da 3 plotoni, alcune sotnie di cosacchi e una dozzina di carri con due cannoni anticarro.
Dall’altra parte vennero schierate 8 squadre di tedeschi e tutti i carri che riuscirono a radunare.
1 35T, 7 38T, 5 Mark I, e 3 pezzi da 37mm. Valutazione personale: più che una partita, una ammucchiata.
I tedeschi si tennero a riparo del fiume, contrattaccando a sinistra con i carri di produzione Cecoslovacca, e sulla destra con i Mark I. Scelta infausta . I Mark I, caduti sotto il tiro dei 37mm dei 35T, vennero fatti a pezzi uno dopo l’altro.
Basta, faccio il serio.
Veduta dal campo dal punto d’osservazione del comando russo.Alla sinistra i 35t ed i 38t si preparano ad avanzare protetti dai cannoni da 37mm
Alla destra russa stanno i migliori mezzi russi... affermazione molto ironica, lo confesso
Ignorate il vile qui sopra. Nemmeno è iniziata la partita, già volge le spalle al nemico. Ha fretta di tornare in scatola, lo scansafatiche!
Alla sinistra i carri 35T proteggono l’avanzata della fanteria. Queste corazzate di terra si preparano a spazzare il campo. E in effetti sono loro che metteranno in crisi tutto il dispositivo tedesco.
Al centro, i russi, con tre T70 ed un T26 l’avanzata sembra veloce. Poi si scatena l’inferno. I tre pezzi anticarro distruggono due carri la prima mossa, il sopravvissuto tenta una manovra per superare le carcasse di chi lo precedeva e viene centrato al secondo turno. Secondo turno che si trasforma in un tiro al piccione. Dei 5 Mark I iniziali ne restano soltanto due, che mietono vittime tra i fanti russi. I controcarri tedeschi concentrano il fuoco sui due T35, ne seccano uno ed immobilizzano l’altro.
I cannoni da 37mm russi eliminano un cannone avversario è uno Skoda posto dinanzi alla loro destra. Insomma sembra veramente un tiro al piccione. A destra i fanti tedeschi guadano il fiume, superano gli alberi e attaccano con le bombe a mano il T35 superstite ed immobilizzato. Carro colpito ripetutamente e distrutto con il supporto del 37mm superstite.
Siamo soddisfatti e appagati. L’idea è di rigiocare la partita il 1’ maggio con i tedeschi che partono dalle Isbe e attaccano i russi, dopo aver rimpolpato entrambi gli schieramenti in maniera adeguata.