Avevo voglia di schierare il mio esercito celta, composto da figure della Foundry, della 1st Corps e della Black Tree (quelle poche figure tra i germani che possono andar bene). E chi meglio dei romani di Cesare per affrontarli?
E quindi schieriamo i due eserciti e, a fianco ai romani, mettiamo Numidi e cavalieri greci (chiamiamoli tarantini, dai) per riequilibrare i rapporti di forze!
Dire che i Celti sono in superiorità numerica è un eufemismo. Ma, si sa, tanti nemici tanto onore. Ma anche partita breve in effetti.
La foto sopra rappresenta lo schieramento iniziale. I cavalieri tarantini, in alto a sinistra, partono all’attacco dei cavalieri Celti eri, altrettanto fanno i cavalieri Numidi che, con la rapidità che li contraddistingue, affrontano i carri nemici.
Impressionante il poco tempo che mi è servito per perdere le mie ali. I cavalieri tarantini, facendo onore alla loro fama, sono scomparsi al secondo turno di gioco. Per chi avesse dei dubbi, sono molto ironico.
Ancora peggio hanno fatto i cavalieri romani, scomparsi al 1° turno, sempre contro i cavalieri celti.
È andata meglio con i Numidi che hanno ceduto solo al 3° turno.
Nel frattempo i frombolieri delle Baleari hanno letteralmente massacrato i tiratori dei poveri celti. Intendiamoci, non è che questa loro risolutezza abbia ribaltato gli esiti della partita. Però mi hanno dato modo e tempo di arrivare al 4° turno.
Ed è al 4° turno che, con le ali infrante e il centro sotto la pressione degli irriducibile guerrieri d’oltralpe, ho deciso di abbandonare in maniera ignominiosa il campo iniziando la ritirata.
Ho capito una cosa: quei 50 romani che ho comprato, molti anni fa, dalla Wargames Foundry devo decidermi a dipingerli. Senza di loro, le battaglie contro i Celti durano poco.
Poi magari anche con loro non va meglio se non miglioro nel lancio dei dadi…