Ed oggi una bella partita a zero manovra tra Unni e Mongoli. Scontro frontale tra due eserciti in 20mm con circa 110/120 Unni contro circa un numero doppio di cavalieri Mongoli.
Volevamo aprire il tavolo, mettere un bosco, un villaggio di contadini russi dalle meravigliose case in legno… poi, causa il caldo, la pigrizia post pranzo troppo abbondante, le occhiate delle mogli, abbiamo optato per un panno sul tavolo della sala e i pezzi schierati gli uni contro gli altri.
Io scelgo il popolo eletto dei sottili pensatori, gli Unni!! Opto per , come vi ho già detto, zero manovra. Muovo tutto in avanti e tiro il dado per l’arco ed il corpo a corpo.
Il primo turno si conclude con poche perdite da ambo le parti.
Nel secondo turno iniziano i corpo a corpo a seguito delle cariche, il cozzo è fragoroso.
Gli Unni della Hat giocano in riserva, considerati come la guardia del grande capoccia, mentre quelli della Lucky Toys (unico set veramente valido con quelli di Vlad) aprono le danze contrapponendosi ai Mongoli della Zvezda.
I turni si susseguono gli uni agli altri, come i lanci di dado. Qualche volta vinco, altre volte perdo.
Considerando la mia netta inferiorità devo dire che i ragazzi si comportano bene.
Siamo onesti. Se sono riuscito a resistere così a lungo all’ira funesta del dado di mia moglie e ai tentativi di sfondamento di mio padre, è solo grazie al poco spazio di gioco. Se avessimo optato per un tavolo più ampio, o se avessimo giocato sul lato largo, sarei durato molto poco. Avrebbero dovuto soltanto impegnare il fronte, accerchiandosi sulle ali dove non avrei avuto ampie riserve.
E sono proprio le riserve che si assottigliano. Anche se infliggo tre perdite per due ricevute si fa sentire il numero.
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